Palestra New Life di Stefano Forni

Fra i vari movimenti che biomeccanicamente la colonna vertebrale può compiere c’è la flesso estensione. Molto spesso si allena la flessione, basti pensare a tutti gli esercizi dove si va a cercare di toccare la punta dei piedi, queste attività van benissimo, ma spesso risulta più complesso andare ad allenare l’ estensione di colonna .

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Espressa in circa 20°, sta proprio in questo dato la difficoltà di “allenare” questo movimento, essendo appunto minimo, risulta complesso per i più andarlo a percepire e una volta percepito, risulta “non piacevole” la sua mobilizzazione iniziale.

La percezione infatti è simile a un’attivazione del dolore , ma in realtà questa sensazione è proporzionale a quanto sono “inchiodati” muscoli superficiali ma soprattutto profondi.

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In attività a corpo libero, va comunque stimolata in quanto, senza accorgecene, l’estensione è richiamata in tantissimi movimenti della vita quotidiana.

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In un percorso di tipo rieducativo è fra i primi movimenti da andare a vedere e da tener monitorato.

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Take home message:

​ ​Non è da confondere l’estensione con l’iperestensione.

La prima sensazione “non piacevole” in realtà è un’attivazione muscolare conscia, salvo non sia presente un danno strutturale come ernie.

​ ​Di esercizi per allenare l’estensione ce ne sono vari, in base alla situazione di partenza e le possibilità specifiche.

L’ estensione della colonna passa attraverso un lavoro importante sul bacino.

​ ​La colonna vertebrale è fatta sia per star resistere che per muoversi. Comprendere se è meglio mobilizzare, allungare o rinforzare sta nella​ scelta del professionista in rapporto alle esigenze del utente

Marco Grillenzoni